GP GERMANIA 2012

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    GP di Germania: Alonso, straordinaria pole sul bagnato

    alonso-hockenheim-2012-3



    E’ Fernando Alonso il poleman del GP di Germania. In condizioni miste, con la Q1 sull’asciutto e Q2 e Q3 sul bagnato, lo spagnolo della Ferrari è stato abilissimo a leggere le condizioni di una pista allagata al limite della praticabilità e ha messo dietro le due Red Bull di Sebastian Vettel e Mark Webber.

    Alonso ha girato il 1’40”621, precedendo di ben quattro decimi il tedesco campione del mondo e e di nove decimi l’australiano, che però domani verrà penalizzato di cinque posizioni e dunque partirà ottavo.
    Quarta piazza (ma partirà terzo) per Michael Schumacher con la Mercedes, quinto posto (al via quarto) per l’ottimo Nico Hulkenberg con la Force India, poi Pastor Maldonado con la Williams e Jenson Button con la McLaren, le grande deluse della Q3. Lewis Hamilton infatti partirà alle spalle del compagno di squadra in settima posizione. Chiudono la Top 10 Paul Di Resta con la Force India e Kimi Raikkonen con la Lotus.
    La Q1 inizia con l’avviso di pioggia imminente sulla pista della Foresta Nera: c’è frenesia ai box per mandare sul tracciato le vetture nel più breve tempo possibile. Tutti i big montano gomme medie, mentre grandi nuvole nere incombono da sud sul circuito. La pioggia dai radar è prevista per le 14,30 e si prevede una durata di 25 minuti. Il miglior tempo provvisorio è di Fernando Alonso in 1’16”705, davanti a Jenson Button e Nico Rosberg. Ma la McLaren ha un grande potenziale e Lewis Hamilton si porta in testa migliorando il tempo del ferrarista di quattro decimi. Button risponde ed è secondo, anche Alonso migliora ma è terzo e alle sue spalle si affaccia anche Felipe Massa. Kamui Kobayashi è velocissimo e con la Sauber si porta in seconda piazza, mentre anche Nico Rosberg sale in quarta posizione. Hamilton migliora ancora, scende a 1’16”221, a due decimi dal tempo di Alonso effettuato nella FP3. L’inglese si sente sicuro e a otto minuti dalla fine della Q1 scende dall’abitacolo della sua MP4/27, al pari di Button. Le Force India invece sono costrette a montare le Soft e Nico Hulkenberg sale al secondo posto, prima che Kimi Raikkonen (che monta ancora le medie) ottenga la testa. Il finlandese della Lotus vola, effettua un tempo strepitoso girando in 1’15”693 e obbliga i big a tornare in pista montando le Soft. Questa è la scelta obbligata per Mark Webber,a rischio eliminazione, ma anche Massa e Alonso scelgono le gomme più morbide. Solo Mercedes e Lotus mantengono le Medium, e perfino Vettel sceglie di montare le Soft. Sergio Perez sale al secondo posto, Alonso è quarto alle spalle di Rosberg, ma chi fatica moltissimo è Webber, che è 15° mentre la pioggia inizia a fare capolino sulle cameracar. Pure Michael Schumacher è in difficoltà e chiude 17° a 1” da Raikkonen, ma riesce a centrare la Q2 al pari di Romain Grosjean che gli finisce davanti. Vengono dunque eliminati Jean-Eric Vergne con la Toro Rosso, Heikki Kovalainen e Vitaly Petrov con la Caterham, Charles Pic e Timo Glock con la Marussia e infine le due HRT di Pedro De La Rosa e Narain Karthikeyan.
    La Q2 inizia con lampi e tuoni, e la pioggia che inizia a scendere copiosa su Hockenheim. Ai box i meccanici montano le gomme intermedie, è corsa a cambiare l’assetto e il primo a scendere in pista è Jenson Button. La Ferrari è costretta a cambiare la sua strategia, e come tutti monta le Intermedie: il primo giro vede Schumacher prendere la testa davanti a Vettel e Alonso. Grandi difficoltà di guida per Massa, che ostacola il suo compagno di squadra e perde un giro, che risulterà fondamentale nella sua qualifica. Hamilton sale al primo posto e si migliora girando in 1’37”365, sette decimi meglio di Schumi. Massa è 12°, le Lotus sul bagnato sembrano in difficoltà con il 10° posto di Raikkonen e il 15° di Grosjean. Nico Rosberg prova a montare le gomme Full Wet, visto che la pista è inondata: al momento è 17°, mancano 5′ alla fine della Q2 e la scelta del tedesco è imitata da Schumacher, Massa, Maldonado e Hulkenberg. Ma la pioggia è battente e la pista è completamente allagata: non solo Rosberg non migliora, ma Alonso stesso dice che è pericoloso stare sul tracciato. A farne le spese è Felipe Massa, che non riesce a ridurre il suo svantaggio: il brasiliano viene eliminato e dunque domani partirà al 14° posto. prima di lui sono eliminati Daniel Ricciardo (ottimo 11° con la Toro Rosso) e le due Sauber di Sergio Perez e Kamui Kobayashi; dietro il ferrarista escono Romain Grosjean, Bruno Senna e Nico Rosberg. Ma poiché il francese della Lotus e il tedesco della Mercedes devono scontare cinque posizioni di penalità per aver sostituito il cambio, partiranno rispettivamente 20° e 22°. In Q3 si qualificano dunque Hamilton, Schumacher, Vettel, Alonso, Button, Maldonado, Webber, Hulkenberg, Di Resta e Webber.
    La Q3 inizia con Alonso e Schumacher che si lamentano della troppa pioggia, ma non sembra che la direzione di gara intenda sospendere le Qualifiche. In effetti l’intensità è diminuita e le McLaren scendono immediatamente sul tracciato. Il cielo appare più chiaro, ma l’asfalto è ancora fradicio come dimostra Hulkenberg vittima di un testacoda alla Curva 12 causato dall’aquaplaning. Nessuna conseguenza per il tedesco, ma le gomme Full Wet sono obbligatorie e anche così i piloti sono costretti a continue correzioni. Il più veloce in queste condizioni è Sebastian Vettel, che precede di tre decimi Fernando Alonso vittima di un sovrasterzo, ma è il festival degli errori in pista con tutti e dieci i piloti alle prese con uscite e sbandate. Alonso va ai box e monta un nuovo set di Full Wet, mentre Hamilton ottiene la pole provvisoria girando in 1’44’186, polverizzato da Vettel e Schumi. Il tedesco ottiene uno strepitoso 1’42”342, due secondi meglio dell’inglese. Webber balza in testa ma Alonso con un giro capolavoro ottiene il miglior tempo in 1’40”904: la bandiera a scacchi è esposta, le Red Bull cercano disperatamente di contrastare la Rossa ma lo spagnolo è imbattibile e anzi riesce perfino a migliorarsi. Per lui è la seconda pole position consecutiva della stagione, la 22ma della carriera e la 207ma per la Ferrari: l’ennesima straordinaria prestazione dell’asturiano. Ma domani, con il sole previsto per la gara, sarà un’altra storia.
    Lorena Bianchi
    Ecco i tempi delle Qualifiche:
    Pos Pilota Team Tempo Distacco
    1. Fernando Alonso Ferrari 1m40.621s
    2. Sebastian Vettel Red Bull-Renault 1m41.026s + 0.405
    3. Mark Webber Red Bull-Renault 1m41.496s + 1.838
    4. Michael Schumacher Mercedes 1m42.459s + 2.880
    5. Nico Hulkenberg Force India-Mercedes 1m43.501s + 3.329
    6. Pastor Maldonado Williams-Renault 1m43.950s + 3.492
    7. Jenson Button McLaren-Mercedes 1m44.113s + 3.565
    8. Lewis Hamilton McLaren-Mercedes 1m44.186s + 0.875
    9. Paul di Resta Force India-Mercedes 1m44.889s + 4.268
    10. Kimi Raikkonen Lotus-Renault 1m45.811s + 5.190
    Q2 Tempo limite: 1m39.729s Gap **
    11. Daniel Ricciardo Toro Rosso-Ferrari 1m39.789s + 2.424
    12. Sergio Perez Sauber-Ferrari 1m39.933s + 2.568
    13. Kamui Kobayashi Sauber-Ferrari 1m39.985s + 2.620
    14. Felipe Massa Ferrari 1m40.212s + 2.847
    15. Romain Grosjean Lotus-Renault 1m40.574s + 3.209
    16. Bruno Senna Williams-Renault 1m40.752s + 3.387
    17. Nico Rosberg Mercedes 1m41.551s + 4.186
    Q1 Tempo limite: 1m16.686s Gap *
    18. Jean-Eric Vergne Toro Rosso-Ferrari 1m16.741s + 1.048
    19. Heikki Kovalainen Caterham-Renault 1m17.620s + 1.927
    20. Vitaly Petrov Caterham-Renault 1m18.531s + 2.838
    21. Charles Pic Marussia-Cosworth 1m19.220s + 3.527
    22. Timo Glock Marussia-Cosworth 1m19.291s + 3.598
    23. Pedro de la Rosa HRT-Cosworth 1m19.912s + 4.219
    24. Narain Karthikeyan HRT-Cosworth 1m20.230s + 4.537

    107%: 1m20.991s
    * Distacco dal migliore della Q1
    ** Distacco dal migliore della Q2

    Fonte: f1grandprix
     
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    GP di Germania: Splendida vittoria di Alonso

    alonso-hockenheim-2012-6



    Fernando Alonso ha vinto la 59ma edizione del GP di Germania, mantenendo la testa della corsa dall’inizio alla fine e resistendo agli attacchi di Sebastian Vettel e Jenson Button.

    Il ferrarista ha condotto una gara in difesa, ma non ha mai seriamente rischiato di perdere la vittoria: alle sue spalle appaiono delusi Vettel con la Red Bull e Button con una McLaren pur rinata, e sono stati protagonisti di un duello con tanto di strascico polemico finale, in quanto il tedesco avrebbe superato in maniera irregolare nel finale l’inglese andando oltre i limiti della pista. Dietro questi tre ottimo quarto posto per Kimi Raikkonen con la Lotus, davanti alle strepitose Sauber di Kamui Kobayashi e Sergio Perez e la Mercedes di Michael Schumacher. Mark Webber con la Red Bull è ottavo, mentre Nico Hulkenberg con la Force India precede Nico Rosberg con la seconda Mercedes, che chiude la Top 10 e che è stato autore di un formidabile recupero dalla 23ma posizione. Da segnalare l’11° posto per Paul Di Resta con l’altra Force India, il 12° di Felipe Massa, il 15° di Pastor Maldonado con la Williams e il 18° di Romain Grosjean con la Lotus. Ritiro per guasto meccanico invece per Lewis Hamilton, che aveva compromesso la sua gara con una foratura dopo dopo la partenza.
    Prima della gara la notizia è il proscioglimento della Red Bull dalle accuse di irregolarità: dopo una riunione dei commissari di gara Derek Warwick, Tim Mayer e Paul Gutjahr, nessuna ulteriore azione è stata intrapresa contro la Red Bull a seguito della relazione tecnica del delegato FIA Jo Bauer questa mattina circa la legittimità delle mappature del motore della squadra austriaca. Bauer aveva sostenuto che il motore delle RB8 di Sebastian Vettel e Mark Webber aveva violato l’articolo 5.5.3 del Regolamento Tecnico in quanto sarebbe stato in grado di alterare artificialmente le caratteristiche aerodinamiche di entrambe le vetture in violazione della direttiva tecnica 036-11. Ma dopo l’incontro con i rappresentanti di Red Bull e Renault ed esaminando i dati, i commissari sportivi hanno concluso che non ci sono state violazioni delle norme del regolamento tecnico e dunque le “lattine” possono prendere parte al GP di Germania.
    Al via Alonso monta gomme morbide, al pari di tutti i rivali: solo Rosberg monta le Medie ma è arretratissimo. La partenza è emozionante, con Alonso che scatta benissimo mentre alle sue spalle è battaglia per tutto il primo giro tra Schumacher e Vettel, con il pilota della Red Bull che resiste all’assalto dell’ex ferrarista. A proposito di Ferrari nelle retrovie Massa parte bene ma è contatto tra il brasiliano e la Toro Rosso di Daniel Ricciardo, con il ferrarista che perde l’alettone anteriore. Anche Senna e Grosjean si urtano e i tre sono costretti a un rientro anticipato ai box per sostituire gomme e musetto. Al terzo giro un primo colpo di scena: Hamilton fora la gomma posteriore sinistra ed è costretto a tornare lentamente ai box. Davanti Vettel realizza tempi record e attacca Alonso, mentre alle spalle Schumacher precede Hulkenberg, Button, Maldonado, Webber, Raikkonen, Di Resta e Kobayashi tra i primi 10. Massa è 21° a 38” secondi dalla vetta, Hamilton lo segue a oltre 1′, ma per l’inglese ci sono problemi di stabilità. Davanti invece la McLaren gemella di Button va molto bene, col britannico che passa agevolmente la Force India di Hulkenberg. Sergio Perez nel frattempo passa Di Resta, non è un bel momento per la scuderia indiana; il messicano della Sauber invece strappa la nona posizione. La Force India corre ai ripari ed effettua all’11° giro la prima sosta con Di Resta, che monta le Medie; davanti invece Button passa con autorevolezza anche Schumacher ed è terzo. Raikkonen pitta al 12° giro, ma rimane sulle gomme Soft. Al 13° giro tocca a Hulkenberg e Webber mettere le Medie, al pari di Maldonado; anche Rosberg rientra e monta le Soft, dimostrando però di aver sbagliato strategia. Al 15° giro Schumi adotta la stessa mescola del compagno di squadra, ma al rientro in pista viene beffato dal connazionale Hulkenberg e con un sorpasso di forza il tedesco della Mercedes si riprende la quarta posizione virtuale. Nella sua scia si inserisce Raikkonen che a sua volta passa il pilota della Force India.
    Al 17° giro Alonso ha 2”2 su Vettel, il giro dopo lo spagnolo effettua la sosta: monta le Medie, il suo tempo è 3”3. La Ferrari torna in pista in terza piazza, ora Vettel è al comando davanti a Button, che al 20° giro si ferma a sua volta, copiando la strategia del Cavallino. Poi è la volta di Vettel: il pit-stop è di 3”2, ma nel rientro in pista il tedesco è alle spalle dell’asturiano e anzi si ritrova sulla strada Kobayashi ed è costretto a passarlo per non perdere ulteriore terreno dal ferrarista. Dietro nel frattempo Raikkonen è scatenato e passa Schumacher, ora è quinto, ma davanti a loro c’è ancora Kobayashi che deve fermarsi. Finalmente il giapponese si ferma e al 24° giro la situazione è Alonso al comando con 2”1 di vantaggio su Vettel, poi Button a 5”6 dalla Ferrari, quindi Raikkonen, Schumacher, Hulkenberg, Perez, Webber, Di Resta e Kobayashi. Rosberg è 12°, Massa 15°, Hamilton 18° davanti a Grosjean. Massa si ferma al 25° giro e monta ancora le Medie, davanti invece Kobayashi passa Di Resta ed è nono. Davanti Vettel spinge ed è a 1”6, Alonso perde circa due decimi a giro: la gara è ancora molto lunga, mancano 40 giri alla fine, ma la Red Bull pare avere un miglior passo con le Medie. Al 30° giro Vettel è solo a sette decimi e anche Button è alle loro spalle, a 3”5; Alonso sta tirando, le sue gomme iniziano a fumare in frenata segno della sua fatica a tenere dietro la Red Bull, ma il vantaggio della Rossa risale a 1”1. Hulkenberg, passato da Perez e da Webber, decide di cambiare strategia e monta le Soft, prima che un Kobayashi scatenato passi a sua volta l’australiano della Red Bull. A metà gara Hamilton viene doppiato, ma incredibilmente l’inglese dopo essersi fatto passare dal duo di testa non solo non perde contatto, ma risupera Vettel, che ha gesti di stizza nei confronti della McLaren. Hamilton così avvantaggia in modo pazzesco Alonso e allo stesso tempo consente l’aggancio di Button a Vettel: Alonso ora ha 2”2 di vantaggio sul tedesco, Button è a 2”1 dalla Red Bull. Schumi 5° pitta e monta ancora le Medium; la Ferrari in testa è seguita dalla doppiata McLaren di Hamilton che copre le spalle alla Rossa. Ma il ritmo del britannico è superiore e vuole sdoppiarsi: allo spagnolo invece è determinante avere una vettura tra sé e Vettel.
    Al 39° giro anche Raikkonen si ferma e monta le Medie, via radio ad Alonso Andrea Stella, il suo ingegnere di pista, chiede di dare tutto in vista del pit-stop previsto per il 42° giro: ma Button anticipa la sosta montando le Medie, così come Webber. Al giro dopo è sosta doppia: Alonso e Vettel si fermano contemporaneamente, ma mentre lo spagnolo mantiene la testa, Vettel viene beffato da Button che in uscita di pitlane lo passa in accelerazione ed è secondo. Ad aiutare l’inglese anche lo straordinario tempo del pit-stop, 2”4, realizzato dai suoi meccanici. Il tedesco reagisce furiosamente cercando di passare a destra e a sinistra la McLaren, ma è inutile e nel tirare in pista Vettel rischia anche di uscire di strada arrivando lungo alla Curva 1. La gara è bellissima, i colpi di scena si susseguono: Button è comunque negli scarichi di Alonso, è a 0”8 mentre Vettel è a 1”5. A venti giri dalla fine la situazione vede Alonso al comando con 0”7 di vantaggio su Button, Vettel a 2”5, poi Raikkonen, Schumacher, Kobayashi, Perez, Hulkenberg, Rosberg e Webber. Massa è 12°, Hamilton 15°. Proprio il brasiliano effettua la sua ultima sosta e monta le Soft, mentre Alonso rimane sulle Medium e guadagna un decimo sull’inglese. Schumacher si ferma per la sua terza sosta e monta le Soft, al rientro in pista è settimo. Vettel invece guida al limite andando oltre i cordoli, il tedesco sembra poco lucido nella guida e infatti perde decimi e ora è a 3”6 da Alonso. Ma anche il ferrarista guida in modo estremo: lo spagnolo si rivolge via radio a Stella spiegando che perde due decimi nel settore centrale, chiedendo quale mappa motore utilizzare. Al 58° giro c’è il ritiro per Hamilton, mentre era 16°, davanti invece Alonso e Button sono impegnati nei doppiaggi. Il divario a 7 giri dalla fine è di 1”2, mentre Vettel è a 2”6 da Alonso, avvantaggiandosi della bagarre dei doppiati. La Ferrari spinge, guadagna due decimi sulla McLaren, mentre ora è Button a doversi guardare le spalle: A tre giri dalla fine Alonso ha 1”9, mentre Vettel è a 0”8 dall’inglese. Al 65° giro il margine è di 2”4, mentre è battaglia tra i due inseguitori: Vettel attacca Button al tornantino e andando oltre il cordolo passa l’inglese, che si lamenta per una presunta manovra irregolare del tedesco. Alonso è salvo, la vittoria è sua: una magnifica vittoria, mai veramente messa in discussione. Ora lo spagnolo comanda la classifica a quota 154, poi Mark Webber a 120 e Vettel a 118. Nel campionato Costruttori la Red Bull è a quota 238, la Ferrari a 177 e la McLaren a 157. L’appuntamento con la F1 è settimana prossima, con GP di Ungheria a Budapest.

    1. Alonso Ferrari 1h31:05.862
    2. Vettel Red Bull-Renault + 3.732
    3. Button McLaren-Mercedes + 6.949
    4. Raikkonen Lotus-Renault + 16.409
    5. Kobayashi Sauber-Ferrari + 21.925
    6. Perez Sauber-Ferrari + 27.896
    7. Schumacher Mercedes + 28.960
    8. Webber Red Bull-Renault + 46.900
    9. Hulkenberg Force India-Mercedes + 48.100
    10. Rosberg Mercedes + 48.800
    11. Di Resta Force India-Mercedes + 59.200
    12. Ricciardo Toro Rosso-Ferrari + 1:11.400
    13. Massa Ferrari + 1:16.800
    14. Vergne Toro Rosso-Ferrari + 1:16.900
    15. Maldonado Williams-Renault + 1 giro
    16. Petrov Caterham-Renault + 1 giro
    17. Senna Williams-Renault + 1 giro
    18. Grosjean Lotus-Renault + 1 giro
    19. Kovalainen Caterham-Renault + 2 giri
    20. Pic Marussia-Cosworth + 2 giri
    21. De la Rosa HRT-Cosworth + 3 giri
    22. Glock Marussia-Cosworth + 3 giri
    23. Karthikeyan HRT-Cosworth + 3 giri

    Giro più veloce: Schumacher, 1:18.275

    Fonte: f1grandprix
     
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